English: Rome, via Appia Antica: dedication of the hermit of the church of Quo Vadis as Santa Maria delle Piante (1830)

This Church is named "Santa Maria delle piante" and "Domine quo vadis" of the footprints is named so for the apparition of Our Lord which appeared to St. Peter when this glorious Apostle was persuaded, even violently by the Christians to escape imprisonment and leave Rome, he came to this Via Appia, and when he came to this place he met with our Lord, who headed towards Rome, in whose marvelous presence he told him 'Domine quo vadis;' and he replied, 'Venio Romam iterum crucifigi;/I'm coming to Rome to be crucified' intending immediately the mystery of St. Peter and recalling that he formerly had predicted such a death when he gave him the government of his church but turning around, he returned to Rome and the Lord disappeared, but his footprints appeared in a flint surface of the road and from here this church took the nickname name of the 'footprints/soles,' and from the words of St. Peter the name of 'Domine quo vadis.' In the middle of this stands the imprints of the footprints of Our Lord taken from that flint wherein it was impressed, which at present is preserved in the church of S. Sebastiano.
  Placed here by Pasquale Falusca from Montesola Eversa in the year 1830

Questa Chiesa è intitolata Santa Maria delle piante e communemente ‘Domine quo vadis,’ delle piante è nominata per l'apparizione di Nostro Signore fatta in essa a S. Pietro quando questo glorioso Apostolo persuaso, anzi violentato dalli Christiani ad uscire di prigione e partirsi di Roma, s'incaminò per questa Via Appia, e giunto a questo luogo s'incontrò con nostro Signore che s'incaminava verso Roma alla cui presenza maravigliato gli disse ‘Domine quo vadis;’ ed egli rispose ‘Venio Romam iterum crucifigi;’ inteso di subito il mistero San Pietro e si ricordò che a lui ancora aveva predetto una tal morte quando gli diede il governo della sua chiesa però voltando il passo ritornò a Roma ed il Signore sparì e nello sparire lassò impresse le sue piante in un selce del pavimento della strada e da qui vi prese questa chiesa il sopranome nome delle ‘piante,’ e dalle parole di S. Pietro il nome di ‘Domine quo vadis.’ In mezzo di questa sta collocata la forma espressiva delle piante di Nostro Signore cavata da quel selce dove da lui furono impresse che al presente si conserva nella chiesa di S Sebastiano 
  Pasquale Falusca da Montesola Eremità fece l'anno 1830